sabato 11 febbraio 2017

Titanic

Dopo 20 anni che questo film è uscito nelle sale e dopo che per 20 anni l'ho evitato, ora ho finalmente deciso di imbarcarmi nella titanica impresa di guardare 194 minuti di film.

  • Titanic: il film che ha vinto 11 oscar!
  • Titanic: il film che fino all'arrivo di Avatar è stato per anni quello che ha incassato di più!
  • Titanic: il film che, facendo un complicato calcolo a base di: inflazione del dollaro, analisi sociologica, analisi del prezzo dei biglietti del cinema dall'epoca dei Fratelli Lumiere a oggi e altri 107 parametri, si piazza al quarto posto nella lista dei film che hanno incassato di più in tutta la storia del cinema! Il calcolo è stato probabilmente fatto da Archimede Pitagorico, Hal 9000 e Pensiero Profondo (anche se quest'ultimo all'inizio aveva dato un altro numero).
  • Titanic: il film che ha lanciato l'allora baby-face DiCaprio nell'olimpo degli attori di Hollywood facendo impazzire le ragazzine di mezzo mondo!
  • Titanic: il film che ha stracciato le balle con la canzone "My Heart Will Go On", che perfino Kate Winslet ha detto che non ne poteva più di sentirla e che poi Celine Dion si è pure un po' incacchiata.

E quindi vediamo un po' cosa succede in questo filmone.
La storia inizia negli anni '90, allorché un figo cercatore di tesori si mette in testa di recuperare dal relitto del Titanic un diamantone gigante noto come "Cuore dell'Oceano". Lui e il suo collega nerd sono a bordo di un sottomarino e si muovono attorno alla nave affondata. Si vedono immagini suggestive del relitto, oggetti vari sparpagliati in giro. Anche un paio di occhiali che sembrano buttati lì un minuto prima: neanche una incrostazione o una lumaca di mare sulla lente. Potenza di Hollywood!

Il cercatore e il suo collega

Comunque, il cercatore figo e il suo collega nerd riescono a recuperare e portare in superficie una cassaforte. Con la stessa delicatezza con cui di solito si smista la spazzatura, il cercatore tira fuori dalla cassaforte un sacco di roba fangosa, perlopiù documenti. Non gliene frega minimamente di star maneggiando dei reperti dall'importanza storica, a lui gli frega solo che il diamante da oltre 50 carati non c'è.

Pulendo le carte dalla fanghiglia, però, salta fuori un disegno ritraente una donna nuda con al collo nientepopodimenoché il diamantone! (Naturalmente il disegno è perfettamente conservato, neanche una linea sbavata). La notizia del ritrovamento circola e si fa viva una vegliarda che dice di essere la donna del ritratto. Lei sul Titanic c'era.

Questa donna anziana si presenta al cospetto del cercatore figo e del suo amico nerd con l'intenzione di narrare loro la storia del naufragio e, per nessuna ragione apparente, il nerd le dà una spiegazione scientifica - a lei, una superstite - di come il Titanic abbia cozzato contro l'iceberg, di come si sia spezzato in due, di come la parte anteriore abbia iniziato a inabissarsi, di come la parte posteriore prima si sia alzata, poi si sia abbassata e poi di come entrambe le parti siano sprofondate negli abissi. Conclude il tutto dicendo:"Una figata!". Praticamente lo stesso tatto di una balena in un negozio di conchiglie. Alberto Angela non avrebbe mai detto una cosa del genere.

A questo punto, la vegliarda inizia il suo racconto e noi spettatori veniamo catapultati indietro nel tempo e ci troviamo nel porto da cui il Titanic sta per salpare.

Entra in scena Kate Winslet che interpreta la vecchia da giovane (chiaro no?). Non mi ricordo le prime parole che Kate pronuncia comunque il concetto è del tipo:"Ma dobbiamo proprio salire su questa bagnarola?". La ragazza sembra un po' spocchiosa ma in realtà è di umore nero perchè deve fare il viaggio con la madre e con il borioso fidanzato supertruccato e non sopporta nessuno dei due, né tantomeno l'ambiente di ricconi che le tocca frequentare. Quindi per lei, voglia di salpare pari a zero.

Cattivissimo fidanzato
dal trucco accentuato
Invece, in una bettola del porto, c'è DiCaprio, con un sacco di fondotinta in faccia, che interpreta un ragazzotto desiderossimo di salpare col Titanic e infatti sta giocando a poker con degli svedesi che hanno messo sul piatto il biglietto per la traversata. Per sua (s)fortuna vince un biglietto per sè e per il suo amico che, tutto contento, gli grida:"Figghiu di puttana!". (È solo nel doppiaggio italiano che c'è questa nuance sicula, nell'originale l'esclamazione è in normale italiano. Gli svedesi imprecano in svedese ma non ho conoscenza sufficiente della lingua per poter dire in quale dialetto lo fanno).

DiCaprio & friend salgono sulla nave all'ultimo secondo. Non appena ci mettono piede - e quando dico "non appena" lo intendo in senso letterale - la nave salpa. Manco fosse una metropolitana, che non appena la porta si chiude, il treno è già fuori dalla stazione.
Il capitano grida:"Avanti tutta!" e inizia un gran fermento: sottocoperta milioni di uomini gettano tonnellate di carbone nelle caldaie, fuoco e fiamme che neanche all'inferno, pistoni e stantuffi che si muovono freneticamente e via, la nave prende il largo.

Anche se presa da un altro film, è lei:
la mitica leva della velocità! La si vede
quando il capitano ordina l'avanti tutta
La sera del secondo giorno di navigazione, Kate (la chiamo così per semplicità) decide che piuttosto che sopportare ancora quelle persone insulse che le tocca frequentare, fidanzato fastidioso in primis, è meglio buttarsi in mare. È già fuori dal parapetto, pronta per il salto, quando sopraggiunge DiCaprio che, mettendo in azione il suo sex-appeal, in quattro e quattr'otto le fa cambiare idea.

Tra i due c'è subito intesa, la scintilla è scoccata. Il giorno dopo passano assieme un sacco di tempo, parlando d'arte (dal momento che lui fa disegni) e facendo a gara di sputi sul ponte. Naturalmente vengono beccati dalla madre snob di lei proprio mentre sono intenti in questa seconda occupazione.

Pressapoco a questo punto, si verifica il primo fatto grave: uno dei dirigenti della compagnia navale White Star - proprietaria del Titanic - parla con il capitano a proposito di aumentare la velocità di crociera allo scopo di arrivare a New York prima del previsto e ottenere grande visibilità sui giornali. Non si può dire se questa scena sia successa anche nella realtà, resta il fatto che il Titanic ha davvero mantenuto una velocità di navigazione troppo alta anche in zona iceberg, anche dopo aver ricevuto ripetuti avvertimenti e questo fatto è stato sicuramente cruciale e determinante nel verificarsi del disastro.

Tornando alla storia del film, DiCaprio viene invitato a cena al tavolo dei ricconi, dal momento che Kate ha detto a tutti che lui l'ha salvata mentre lei stava per cascare dalla nave. Quindi, come ricompensa, lui viene invitato a cena. Capirai che ricompensa, la madre e il fidanzato, quando non hanno la bocca impegnata a ruminare portate deluxe, la usano per sfottere DiCaprio di fronte a tutti. Comunque lui tiene testa ai ricconi antipatici e riesce nascostamente a dare a Kate un biglietto con la quale le chiede di incontrarsi dopo la cena. Si incontrano e lui le dice:"Sei pronta ad andare a una vera festa?".

E la porta negli alloggi di terza classe che sono praticamente diventati un discopub irla-scozzese: tutti che suonano, ballano, cantano, bevono. DiCaprio prima balla con una bambina, poi chiede a Kate di ballare ma la bambina non la prende bene e inizia a guardare la ragazza con occhi che sembrano lanciare pugnali. Kate dapprima fa la ritrosa poi invece si getta nel turbine delle danze tanto che DiCaprio quasi non riesce a starle dietro. Infine, Kate tira fuori il suo lato bad girl e si mette a fumare e bere birre da litro. Visti i precedenti con la gara degli sputi, mancava solo che sfidasse i rudi uomini a fare gara di rutti.

Occhi ostili guardano Kate mentre si sta divertendo nel discopub: sono quelli del maggiordomo del fidanzato, un individuo assai ficcanaso che non perde tempo a riferire al suo datore di lavoro riguardo la notte brava della ragazza. Per cui, la mattina dopo, Kate si becca prima un cazziatone dal fidanzato e poi anche dalla madre e finalmente noi spettatori capiamo perchè 'sta madre spinge così tanto la figlia a sposare uno che non sopporta. In pratica, madre e figlia hanno un sacco di debiti e il matrimonio è l'occasione per mettere a posto le finanze e sistemarsi. La madre prima gioca la carta della rabbia, poi invece la butta sul melodrammatico e con il labbro tremolante dice:"Vuoi forse vedermi lavorare...come camiciaia?". Poi chiude con una perla di saggezza:"Siamo donne ("oltre le gambe c'è di più!" cit. Sabrina Salerno e Jo Squillo). Non abbiamo mai scelte facili".

Nel pomeriggio Kate e altre persone vengono guidate dal progettista della nave a fare un giro. Incontrano il capitano che, proprio davanti a loro, riceve l'ennesimo avviso di attenzione ghiaccio. Il gruppo manifesta una certa preoccupazione ma il capitano pensa bene di tranquillizzarli dicendo che è normale trovare ghiaccio in quella stagione ma non bisogna preoccuparsi. Ci pensa lui: aumenterà la velocità! Mi sembra geniale come trovata. Il gruppo non ha una espressione molto tranquilla, dopo questa uscita.


Durante la passeggiata, Kate parla con il progettista riguardo una cosa da lei notata (la seconda cosa grave): le scialuppe di salvataggio non sono in numero sufficiente a contenere tutte le persone a bordo (2.223 = passeggeri + ciurma), ne possono ospitare solo la metà. Lui ammette, in effetti, di aver predisposto la nave per poter ospitare molte più scialuppe, ma qualcuno ha deciso che il ponte avrebbe avuto un aspetto più dignitoso senza troppe scialuppe a occupare il passaggio.

E il vero Titanic non era nemmeno pieno, avrebbe potuto ospitare ulteriori passeggeri per cui la capacità delle scialuppe era addirittura di un terzo rispetto alla capacità totale della nave (3.547 persone). UN TERZO. Quando invece il Titanic aveva lo spazio ed era predisposto per portare un numero di scialuppe per contenere addirittura 4000 persone! Cioè più della capacità del Titanic stesso. E invece no, facciamo una nave mastodontica superlusso con fregi e decori ma teniamo scialuppe solo per un terzo delle persone, dai.

E c'è anche da dire che all'epoca vigeva una legge - emessa 20 anni prima - che stabiliva che le navi sopra le 10.000 tonnellate dovessero avere almeno 16 scialuppe di salvataggio. Il Titanic ne aveva 20 quindi sì: ne portava in numero maggiore di quelle richieste per legge ma il Titanic pesava più di 46.000 tonnellate! Quella vecchia legge era assolutamente inadeguata in tempi in cui i mari erano solcati da imbarcazioni sempre più colossali. E infatti dopo la tragedia, fu stabilito che le navi dovessero obbligatoriamente avere scialuppe di salvataggio sufficienti per tutte le persone a bordo.

Torniamo ora nuovamente al film. Circa a questo punto c'è la famosa, famosissima scena dei due innamorati in bilico sulla punta della prua, baciati dalla luce del tramonto. Lei a braccia aperte mentre lui la cinge in vita. Una delle scene più iconiche della storia del cinema. Finisce abbastanza tristemente con una sovraimpressione della prua in fondo al mare. La storia torna per un attimo agli anni '90 dove il collega nerd, dopo la gaffe che ha fatto all'inizio, cerca di contenere il suo linguaggio di fronte alla signora anziana e dice:"Incredibile! Il capitano ha un avviso di iceberg in quella cazzo di mano - mi scusi - in mano, e aumenta la velocità!".

Siamo alle ultime ore. Kate ha praticamente deciso che vuole stare con DiCaprio. Lo invita nella sua cabina e gli chiede di ritrarla con solo addosso la famosa collana col diamante gigante, un pataccone di collana che le aveva regalato il fidanzato la sera del tentato suicidio. Al povero DiCaprio viene un mezzo colpo quando vede Kate nuda, ma riesce a reprimere l'ormone e a fare il disegno. Dopodichè irrompe ancora quel noioso di un maggiordomo e i due ragazzi fuggono dalla cabina, non senza avergli fatto il gesto del terzo dito. 'Sto maggiordomo è antipatico quasi come quello degli Aristogatti.

Dopo aver avuto un momento d'amore nelle stive della nave, i due salgono sul ponte. Sopra di loro ci sono le vedette. E qui siamo al terzo fatto grave: le vedette non hanno il binocolo. Sì, avete capito bene. La nave sta filando a tutto vapore in zona iceberg, il mare è calmissimo (rendendo ancora più difficile un avvistamento) e le vedette sono senza binocolo! Non è chiarissimo il motivo della mancanza di binocoli, ci sono varie ipotesi, comunque, sia come sia, in condizioni di visibilità non ottimale, non sarebbe stato il caso di rallentare un tantino?

A questo punto arriva la tragedia. I due giovani sul ponte assistono alla collisione e da qui in poi non c'è proprio più un cacchio da ridere. Ho fatto fatica a guardare il resto della pellicola. Sarà l'età, sarà il momento storico in cui succedono veramente un sacco di tragedie, ma guardare un film del genere sapendo che quelle cose sono accadute davvero mi ha intristito moltissimo. Non si può rimanere indifferenti vedendo rappresentato il panico, la paura di morire, la certezza di morire, la rassegnazione, la disperazione.

Cazzo, sono morte 1518 persone! E la tragedia non sarebbe dovuta neanche accadere. Anche le operazioni di soccorso, confuse, scoordinate, con presenza di membri dell'equipaggio non opportunamente addestrati, han fatto sì che le scialuppe non fossero interamente riempite: circa 400 posti rimasero non occupati.
E purtroppo, dopo il Titanic, parecchie altre navi sono affondate o per disgrazie, o per maledette guerre o per errori umani.

Alla fine del film piangevo come una fontana, lo devo confessare. Penso che, indipendentemente dalla sua qualità, questa pellicola abbia toccato delle personali corde dolenti. Non dico come va a finire, anche se probabilmente lo sanno tutti e lo sapevo perfino io prima di guardare il film. In questo post ho un po' sbeffeggiato la prima parte della storia, un po' perché i protagonisti principali sono fittizi e un po' perchè è narrata con uno stile abbastanza adolescenziale, con personaggi monodimensionali tutti d'un pezzo e senza grandi approfondimenti (a proposito, credo che DiCaprio abbia contribuito pesantemente al successo del film).
Ho la sensazione, però, che proprio questa semplicità narrativa serva a caricare emotivamente lo spettatore per portarlo in quel finale dove è perfettamente rappresentata l'oscurità che tutto inghiotte e che porta con sè quello che non avrebbe dovuto portare.



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